C’è chi non può farne a meno e chi proprio non lo sopporta, chi lo usa solo in inverno e chi preferisce averne tanti per ogni stagione. Ne esistono di infinite varietà: semplici, colorati, tradizionali, sbarazzini, caldi e coccolosi (anche se poco attraenti per i propri partner!) o fini e seducenti. Stiamo parlando del pigiama, indumento intimo che accompagna le notti della maggior parte di noi.
Definito come “capo di abbigliamento per il sonno”, è arrivato in Europa dall’Asia intorno al diciassettesimo secolo, anche se la maggiore diffusione si è avuta alla fine del diciannovesimo secolo in Inghilterra.
Ma quali sono le caratteristiche che dovrebbe avere il pigiama perfetto?
Prima di tutto bisogna che la forma del pigiama si adatti bene alla nostra forma anatomica. Un fisico a “mela” preferirà un pigiama dalla linea morbida che non segni troppo in vita, mentre per chi ha i fianchi più larghi (il tipico fisico a “pera”) sarà più adatto un capo con i pantaloni poco aderenti e più scivolosi. In ogni caso sono da evitare elastici troppo stretti che, oltre ad essere fastidiosi per il sonno, rallentano e creano problemi alla circolazione.
Ilpigiama donna perfetto, inoltre, deve donare la giusta temperatura a chi lo indossa. E questa forse è la cosa più difficile da ottenere. Quante volte, soprattutto nelle stagioni di mezzo, ci siamo trovati a non riuscire a dormire bene perché si avvertiva troppo caldo o troppo freddo? Quella sgradevole sensazione di non riuscire a trovare la dimensione giusta per dormire. E la questione non si risolve semplicemente pensando che in estate il pigiama deve essere fresco e leggero e in inverno caldo e avvolgente. I fattori da tenere in considerazione sono almeno tre: la temperatura esterna, la soglia personale di sensazione caldo/freddo, la presenza di lenzuola ed eventuali piumini o trapunte. Tutti questi elementi devono essere mixati sapientemente per avere la temperatura giusta per dormire bene.
Infine, il pigiama perfetto deve essere comodo. Non deve lasciare troppo scoperta la schiena quando fa freddo, non deve slacciarsi o spostarsi durante la notte, non deve essere troppo largo, per evitare di ritrovarselo arrotolato addosso, o troppo aderente, scongiurando l’eventualità di sentirci soffocare dentro.
Discorso a parte va fatto per l’altra funzione che più maliziosamente viene data a questo capo. Per chi non dorme da solo, il pigiama deve sapere essere sexy e suscitare nel proprio partner desiderio e fantasia, in modo che la routine di coppia non vada ad influire sull’intimità. Trasparenze in pizzo e seta creano l’intramontabile effetto vedo-non-vedo, che nel pigiama sexy stimola l’immaginazione e mantiene vivo l’interesse.
In fondo, il pigiama, amato o odiato che sia, ha il compito di accompagnarci in una delle fasi più importanti della nostra vita, quella più dolce, la più desiderata e anelata magari dopo una lunga giornata di lavoro. Per questo deve essere un valido amico, un compagno di viaggio, per quello che è balsamo dell’anima stanca e nutrimento principe del banchetto della vita e che noi comuni mortali chiamiamo sonno.
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